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VERBANIA - 12-7-2024 -- Fair play a macchia di leopardo nel nuovo Consiglio comunale di Verbania. La prima riunione consiliare, convocata giovedì 11 al Teatro Maggiore (per l'inabilità delle sede deputata di Palazzo Flaim) è andata in scena col rituale di sempre. A cambiare sono gli interpreti ed una sceneggiatura che solo il trascorrere del tempo ci dirà quanto sia stata probabile. Si bacchettano le due opposizioni di centro-sinistra, continuando un botta e risposta partito mesi orsono. E così Brezza replica agli strali di Marchionini e Rabaini, che ricordano a Brezza di essere stato loro ex assessore. Per la serie "C'eravamo tanto amati (ma anche no)".
Tanto per ricordarci che è tra vicini o addirittura in famiglia che nascono i conflitti peggiori: da Forza Italia, Mirella Cristina continua a bacchettare il civico Albertella; Albertella replica a Cristina senza nominarla; la maggioranza tramite il capogruppo Beniamino Ricca inneggia al fair play; Brezza raccoglie ma assicura opposizione decisa pur nel "rispetto istituzionale" del "mai attacchi personali" e soprattutto del "no al consociativismo". E allora Cristina insinua non una, ma un paio di volte almeno di un asse tra la maggioranza e il PD. Si risentono Marchionini e Rabaini, chiamati in ballo da una critica scivolata ma non velata di Brezza che li accusa ne più né meno di prendere ordini da Cristina "che dal centrodestra detta la linea". E Marchionini, che gli strali delle opposizioni li ha conosciuti, assicura che il programma di Albertella lei lo avrebbe anche votato, ad impedirglielo è la coerenza del suo ruolo di opposizione. Ed anche questo è fair play. L'invito a non abbandonare i progetti che la precedente amministrazione aveva avviato, pena la perdita di tempo e denaro, l'invito della ex sindaca il cui intervento molto s'è accentrato sui temi della sanità. Tema trattato anche da Riccardo Brezza, che ha rimarcato come Albertella sia rimasta l'unica persona a credere alle promesse di Cirio sulla permanenza dei due ospedali nel VCO. A crederci è certo il consigliere delgato alla "riqualificazione dell'ospedle Castelli", Giorgio Tigano, che invita maggioranza e opposzione a lavorare senza conflitti per "il bene di Verbania". Consigliere risentito dall'insinuazione di Mirella Cristina che ha stigmetizzato il ruolo marginale dei consiglieri delegati.
Intanto Cristina, che ha guidato la "protesta" con la non partecipazione al voto contro l'elezione di De Ambrogi alla carica di presidente "non per questione personale", continua nella sua critica al "civico" ad oltranza Albertella rivendicando la sua adesione convintamente orgogliosa a Forza Italia; Matteo Marcovicchio, unico rappresentante di Fratelli d'Italia, conferma e avvisa. "È pericoloso andare contro i partiti, che peraltro sono previsti dalla Costituzione". Dal giovane Simone Martoccia (Verbania si cura) un appassionato intervento dedicato ai temi del sociale e dell'ambiente sui quali il rappresentante della civica di sinistra promette impegno e vigilanza massima.

Con il sì scontato di tutta la maggioranza e il no, altrettanto scontato dell'opposizione al completo; il Consiglio comunale di Verbania, ha approvato le linee di indirizzo, illustrate in 40 minuti dal sindaco Albertella. È seguita la presentazione della Giunta.
Oltre alla presidente del Consiglio Alice De Ambrogi, votata con 28 preferenze (5 i consiglieri che non hanno partecipato al voto); eletti anche i vicepresidenti, che sono Samuele D’Alessandro (Forza Italia) e Sergio Baldan (Verbania Futura).
A.D

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