MAGGIA - 11-07-2024 -- Le ricerche sono interrotte. Ieri, dopo 10 giorni in cui fiumi e boschi sono stati passati al setaccio, è stata definitivamente disattivata la macchina dei soccorsi per le vittime dell’alluvione in Valle Maggia di due sabati fa, alla quale aveva preso parte anche personale italiano di Sagf, Soccorso alpino e vigili del fuoco.
Non sono stati trovati i tre dispersi ufficiali per i quali le autorità elvetiche hanno ricevuto denuncia di scomparsa. Se sopraggiungeranno nuovi indizi – hanno garantito – si riprenderà. Nulla è stato lasciato al caso e il territorio è stato accuratamente controllato, naturalmente in un’area molto vasta e impervia.
Il bilancio dei morti rimane dunque a cinque e, nella speranza che il maltempo non s’accanisca nuovamente in questa porzione di Ticino (ma le previsioni meteo non sono confortanti), si lavora alla messa in sicurezza e ai ripristini. È slittata la posa, a Visletto, del ponte provvisorio dell’esercito che dovrà sostituire – per non poco tempo – il viadotto crollato nelle acque del fiume Maggia. I sopralluoghi dei tecnici hanno rivelato che l’intera struttura è compromessa e che bisogna scegliere un altro sito, con opere da rifare ex novo, con tempi che si dilateranno forse di un paio di settimane.