VERBANIA - 03-07-2024 -- Si terrà giovedì prossimo, alle ore 21 al teatro Maggiore il Consiglio comunale di insediamento della nuova Amministrazione comunale di Verbania. La convocazione è stata formalizzata ieri dal sindaco Giandomenico Albertella, che ha fissato i sette punti all’ordine del giorno. Si tratta di adempimenti di legge, che vanno dalla convalida degli eletti al giuramento del sindaco, dalla presentazione della giunta all’illustrazione delle linee programmatiche, dalla nomina dei membri di alcune commissioni all’istituzione delle commissioni consiliari. Tra questi argomenti l’unica nota politica è l’elezione del presidente del Consiglio comunale.
La presidenza provvisoria spetta al consigliere anziano, cioè a colui che, al primo turno, ha ottenuto la più alta cifra elettorale, calcolata sommando i voti di lista alle preferenze personali. È Giorgio Tigano, esponente di Verbania Futura, terzo tra gli eletti dopo Katiuscia Zucco e Mattia Tacchini, nel frattempo però “promossi” assessori (e l’assessore non è consigliere).
Statuto e regolamento prevedono che siano i consiglieri a eleggere il proprio presidente, che è pur sempre una carica politica, peraltro remunerata con un’indennità pari a quella di un assessore e, pertanto, ambita. L’elezione al primo turno deve avere il quorum dei due terzi e, quindi, necessita di un accordo tra maggioranza e opposizione. Nei giorni successivi al ballottaggio Albertella ha sondato il suo rivale del secondo turno, Riccardo Brezza, offrendogli la carica che egli stessi, cinque anni prima, aveva accettato (contro il parere degli allora compagni di coalizione: Lega, Fi e Fdi) per poi lasciarla dopo un anno e mezzo. Brezza ha declinato la proposta ritenendo di dover interpretare il ruolo di capo dell’opposizione per la coalizione che l’ha sostenuto ma non ha escluso che l’incarico possa essere assunto da qualcun altro dei componenti del centrosinistra. Una valutazione, questa, che sarà fatta domani nell’assemblea del Partito democratico post-voto e che dovrà necessariamente essere estesa agli altri gruppi di minoranza, le coalizionI che sostenevano Mirella Cristina (tre consiglieri) e Patrich Rabaini (due consiglieri).
Il primo Consiglio comunale si tiene al teatro anche per una ragione pratica, l’indisponibilità di Palazzo Flaim e della sala consiliare colpita dalle infiltrazioni di acqua piovana provenienti dalla copertura.
Nella foto, l'insediamento del Consiglio comunale di 5 anni fa.