VERBANIA - 26-06-2024 -- Rivendicazioni e accuse. È al vetriolo il commento elettorale post-ballottaggio del gruppo consiliare Marchionini per Rabaini che, prendendo atto della vittoria di Giandomenico Albertella, riversa le responsabilità su Riccardo Brezza, sul Pd e sul centrosinistra, “colleghi” fino al giorno prima in giunta e divisi dalle urne, tacciati di “sentirsi superiori a tutto e a tutti, tanto da rifiutare qualunque ‘aiuto’ gli venisse offerto – dichiarano –. All’esito di tale disfatta annunciata ed ampiamente evitabile, non possiamo che ribadire come da parte nostra, in ogni occasione, si sia tesa la mano a Riccardo Brezza e alla sua coalizione, ricevendo in cambio solo silenzio. Nemmeno una telefonata di confronto sul programma per aprire, un pur minimo, spiraglio al dialogo con quella coalizione civica, moderata e riformista con la quale ha amministrato la Città di Verbania sino al giorno del ballottaggio”.
Non solo snobbati. “Siamo stati derisi, tacciati di ogni nefandezza e sul nostro conto sono state fatte illazioni di ogni tipo, forse per giustificare una viscerale mancanza di volontà di confrontarsi con la nostra lista civica, ma certamente per denigrare e screditare” – aggiungono, imputando agli ex alleati la responsabilità di aver rotto la coalizione, prima “epurando” il sindaco uscente, poi rifiutando il dialogo.
“Evidentemente i verbanesi hanno inteso bene quale fosse il reale atteggiamento di questa sinistra che invece di unire, divide e mette al bando chi non è allineato. Un comportamento irresponsabile fondato su personalismi e inutili divisioni che hanno portato ad un risultato ampiamente annunciato.
Noi crediamo che per il bene della Città debbano essere messi da parte i veti e le antipatie personali per costruire un’alleanza ampia che raccolga le diverse sensibilità” – concludono annunciando l’avvio di una coalizione “riformista di centro che sappia raccogliere le diverse sensibilità e sappia dare una casa a tutti quegli elettori che, ormai disamorati della politica e dei personalismi, non si sono recati alle urne”.