VERBANIA - 24-06-2024 -- La “promozione” in giunta, che può essere formata al massimo da nove assessori, è l’unica incognita nella composizione del nuovo Consiglio comunale di Verbania. Chi, tra i 20 consiglieri di maggioranza eletti, lascerà il posto per entrare nell’esecutivo, farà scattare il ripescaggio dei primi esclusi. Non resteranno fuori in tanti perché, con due sole liste a comporre la coalizione, i posti sono tanti.
La nuova maggioranza avrà, oltre a Giandomenico Albertella (il sindaco è anche consigliere), 16 esponenti di Verbania Futura e 4 di Leali con Verbania. Alla prima appartengono, in ordine decrescente di preferenze, Katiuscia Zucco (211), Mattia Tacchini (131), Giorgio Tigano (129), Alessandra Chiodoni (99), Silvano Boroli (97), Sergio Baldan (96), Massimo Manzini (95), Massimo Guaschino (92), Beniamino Ricca (81), Annarita Marangio (73), Alessio Baldi (70), Liala Sartori (58), Piermario Boso (51), Giulia Aquini (45), Olga Baiardo (42) e Maurizio Sanavio (39).
Nella seconda ci sono Daniele Capra (96), Monica Gulisano (53), Simone Bacchetta (48), Patrizia Griffini (29).
Tredici su venti sono alla loro prima esperienza assoluta. Oltre agli uscenti, hanno già occupato un posto a Palazzo Flaim gli avvocati Manzini (ex Fi e Pdl, anche assessore al Patrimonio tra il 2009 e il 2013) e Ricca (nel Psi a inizio anni ‘90), oltre a Capra (Pdl, 2009-2013).
I 12 posti della minoranza sono in larga appannaggio alla coalizione sconfitta al ballottaggio, che oltre a Riccardo Brezza, avrà 5 esponenti del Pd (Giacomo Molinari, Anna Bozzuto, Alice De Ambrogi, Raffaele Allevi, Vincenzo Mondino) e Simone Martoccia di “Cambia il vento - Verbania si prende cura". Mirella Cristina e Samuele D’Alessandro rappresenteranno Forza Italia, Matteo Marcovicchio Fratelli d’Italia. Torna in Consiglio comunale Patrich Rabaini e, soprattutto, ci sarà Silvia Marchionini. Il sindaco uscente e non candidabile, prima nelle preferenze, è “sopravvissuta” alla richiesta del Pd di farsi da parte e, correndo per proprio conto, ha visto perdere colui che l’aveva estromessa, Brezza.
Si candida come voce forte dell’opposizione e, guardando al 2029, magari anche come ricandidata che non ha mai perso in due consultazioni.
Il dato politico è l’uscita di scena di Lega e Movimento 5 stelle. Il Carroccio, che cinque anni fa aveva il 23%, è sprofondato sotto il 3%. I pentastellati, dopo due campagne con un proprio candidato sindaco, si sono disciolti nel mare magnum delle sei liste pro Brezza, mancando i voti per l’ingresso in Consiglio.