VERBANIA - 23-06-2024 -- Sono due i medici di famiglia del Verbano che, dal 1° luglio, andranno in pensione lasciando il loro posto scoperto. Paolo Cova e Pier Luigi Franchignone hanno raggiunto l’età per la quiescenza, ma il loro naturale -per ragioni anagrafiche- addio creerà ulteriori problemi ai pazienti, poiché aumenterà l’ennesimo buco di organico. Da anni ormai in Italia si assiste all’esodo di una generazione di medici che non viene rimpiazzata da chi esce dall’università - che resta a numero chiuso. Il saldo è negativo di anno in anno e i problemi iniziano a sentirsi anche sul territorio. Il medico di famiglia è indispensabile, non solo come punto di riferimento per cure non d’emergenza, ma anche per tutti quegli adempimenti burocratici relativi alle prescrizioni (di farmaci, esami diagnostici e visite specialistiche) e ai vari certificati, compresa l’assenza dal lavoro.
La situazione è problematica in tutta la provincia, ma particolarmente nel Verbano, dove nessuno ha risposto ai bandi aperti dall’Asl. Cova e Franchignone appartengono all’ambito territoriale 7, che va da Verbania a Cannobio passando per tutte le valli del Verbano settentrionale.