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cota roberto

Di fronte all’approvazione della legge sulla cosiddetta autonomia differenziata, la sinistra non ha perso l’occasione per mettere in campo la sua solita polemica ideologica. Innanzitutto, va detto che questa riforma non introduce alcuna “rivoluzione che spaccherà il paese”, come vorrebbero far credere. Si tratta di una semplice legge ordinaria che attua una riforma, questa sì strutturale e di rango costituzionale, approvata dalla sinistra nel 2001e fortemente voluta dai Democratici di Sinistra, oggi Partito Democratico. Si trattava di una buona riforma che proprio il centrosinistra aveva voluto a tutti i costi approvare per dare un segnale di attenzione ai territori ed arginare l’avanzata della Lega. La legge costituzionale era stata poi sottoposta a referendum popolare ed approvata dai cittadini.

Oggi, semplicemente, vengono disciplinate le modalità con le quali le Regioni possono ottenere forme e condizioni particolari di autonomia in determinate materie che erano state stabilite proprio dalla riforma del 2001. La legge approvata oggi dal centrodestra, a proposito della critica di voler spaccare il paese, semmai, anche grazie all’azione di Forza Italia, fissa dei paletti e delle garanzie per le Regioni ritenute più deboli, stabilendo che non può essere concessa una maggiore autonomia se prima non vengono definiti i livelli essenziali della prestazioni, cioè quei “diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”.

Le critiche che abbiamo sentito dalla sinistra sono assolutamente strumentali. Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 


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