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VERBANIA - 19-06-2024 -- A 81 anni non poteva certo andare in carcere, per cui le piccole pendenze con la giustizia che aveva, erano state convertite in arresti domiciliari. Con queste premesse un anziano ossolano, ristretto nella libertà con provvedimento di un magistrato, nel 2021 doveva fare i conti con i controlli periodici delle forze dell’ordine. Accadde che, nel mese di giugno, l’appartamento in cui viveva necessitasse di interventi urgenti, per risolvere i quali s’era reso necessario il trasloco temporaneo. La sistemazione scelta, un agriturismo, fu comunicata alle autorità competenti dall’avvocato, che scrisse anche quando i titolari dell’attività ricettiva dissero al cliente che avrebbe dovuto lasciare la stanza perché era in arrivo un gruppo di turisti. Accadde il 1° luglio, giorno in cui temporaneamente l’uomo si recò in un hotel, del quale non poteva permettersi un lungo soggiorno per ragioni economiche. Fu lì che i carabinieri lo trovarono e, poiché non vi era autorizzazione preventiva, lo denunciarono. Mandato a processo, oggi è stato assolto. È stata lo stesso pm Maria Portalupi a sottolineare la mancanza dell’elemento soggettivo nell’evasione. Il suo difensore ha insistito anche sullo stato di necessità e, nella peggiore delle ipotesi, ha sottolineato come fosse un fatto di lieve tenuità.

 


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