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CANNOBIO - Un famiglia soggiorna scrocco in un B&B di Cannobio, individuati, dai carabinieri, in tre sono stati denunciati per "insolvenza fraudolenta".
È maggio quando la titolare del B&B si è rivolge ai Carabinieri per denunciare una famiglia composta da tre persone, residenti nel Verbano, perché non avevano pagato il soggiorno presso la struttura.
Avevano contattato la struttura chiedendo la disponibilità ad
alloggiarli senza specificare per quanto tempo. Ricevuta conferma, raggiungono la struttura ma sin da subito i tre hanno atteggiamenti poco chiari. La titolare richiede loro una carta di credito per effettuare la pre-autorizzazione al pagamento, ma loro rispondono di possedere solo una carta prepagata con la quale non era possibile effettuare l'operazione. Tuttavia, assicurano che non ci sarebbero stati problemi e che avrebbero saldato la prima notte il giorno successivo. I tre turisti si sistemano, cenano al ristorante della struttura e al mattino seguente, dopo la colazione, escono dicendo che avrebbero visitato il paese.
Ma arriva sera ed i tre non tornano. La titolare controlla le camere e capisce che i turisti se ne erano in realtà andati via. Dopo una settimana denuncia i fatti ai Carabinieri.
I militari di Cannobio, dopo i primi accertamenti hanno capito subito l’identità dei possibili autori, poiché proprio nei giorni indicati dall'albergatrice avevano ricevuto una segnalazione da parte di un cittadino circa la presenza di tre persone sospette per le vie del paese. Una pattuglia della Stazione di Cannobio, nel corso del servizio, si era imbattuta nei i tre soggetti mentre erano in procinto di prendere
un autobus diretto a Verbania. I tre individui, nel corso dell’identificazione, a richiesta dei carabinieri
avevano dichiarato di aver trascorso alcuni giorni di vacanza a Cannobio, senza però ricordare il nome della struttura in cui avevano alloggiato.
I Carabinieri hanno così verificato come le persone identificate corrispondessero a quelle risultanti dai documenti forniti all’atto della registrazione presso la struttura, due 50enni e una 25enne, per le quali è scattata la denuncia per insolvenza fraudolenta.

 


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