VERBANIA - 07-06-2024 -- L’alterazione era evidente e, per il giudice, intenzionale. Sei mesi e venti giorni è la condanna che il Tribunale di Verbania ha stabilito per il cittadino italiano di origine slava residente in Lombardia che, nel luglio del 2022, incappò in un controllo di routine alla stazione internazionale di Domodossola. Passeggero dell’Eurocity 41 partito da Ginevra e diretto a Milano, ai poliziotti che gli chiesero i documenti mostrò una carta di identità cartacea un po’ sgualcita e che, nell’ultima pagina, riportava la scritta “valida per l’espatrio”. In capo alla prima parola, però, ci sarebbe dovuto essere l’avverbio “non”, perché tale era la condizione dell’uomo, impedito a lasciare l’Italia.
Quella modifica artigianale e un po’ grossolana, che la difesa sostiene non sia frutto di mano umana, è bastata per mandare a processo l’uomo per falso, e a farlo condannare.