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VERBANIA - 30-05-2024 -- Ricorso respinto e condanna confermata. La Corte d’Appello di Torino martedì ha discusso il “caso” dell’ex sindaco di San Bernardino Verbano Giovanni Lietta, arrestato nel marzo del 2021 -quando era vicesindaco- con l’accusa di peculato per aver fatto pagare all’ente uno pneumatico acquistato a uso personale, per nove episodi di rifornimenti di carburante in taniche (700 euro il valore) messi a carico dell’ente, e per aver speso poco più di 21.000 euro ufficialmente per la protezione civile, ma in realtà con altri fini in un periodo compreso tra il 2017 e il 2019.

L’indagine era partita dopo che il sindaco Assunta Rigoli -sua vice nel mandato precedente- aveva portato in questura alcuni scritti anonimi ricevuti nei quali si denunciavano quelle appropriazioni indebite.

Messo ai domiciliari e liberato dopo le dimissioni, Lietta è stato mandato a giudizio e, in primo grado e in un procedimento con rito abbreviato, è stato condannato a due anni e dieci mesi, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, con un risarcimentoo al comune di San Bernardino Verbano di 27.000, di cui 5.000 per danni morali, e al pagamento delle spese di costituzione di parte civile dell’ente.

L’imputato ha impugnato la condanna e, a distanza di tre anni e mezzo, la quarta sezione della corte d’appello s’è pronunciata, respingendo il ricorso e confermando la condanna.

 


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