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VERBANIA - 30-05-2024 -- La domanda -per un rinnovo, e non per un nuovo dehors- l’aveva presentata più di un mese prima e, dopo i controlli dei vigili e la denuncia, aveva anche avuto l’autorizzazione. Sono stati il funzionario della polizia amministrativa e l’ex comandante della municipale a chiarire il quadro e colmare le informazioni mancanti nella relazione che portò i vigili di Stresa a denunciare la titolare di un conosciuto ristorante del centro, poi rinviata a giudizio dalla Procura per invasione di terreni ed edifici, con l’aggravante di aver occupato abusivamente il sedime stradale, un luogo pubblico. La donna, da decenni proprietaria di quell’attività, alla vigilia della stagione estiva 2022 presentò, come sempre aveva fatto -e, due anni fa, erano anche in vigore le norme Covid di proroga delle vecchie concessioni- la domanda per collocare sedie e tavolini su un lato del ristorante, in una zona pedonale ztl. Nei giorni precedenti la Pasqua vennero i vigili a effettuare un controllo, trovando sedie e tavoli ammonticchiati. In successivi controlli, a Pasqua e Pasquetta, rilevarono che gli arredi erano posati e che numerosi avventori erano seduti a pranzo. Furono elevate due sanzioni amministrative al codice della strada e la relazione sui fatti inviata alla Procura, che ha aperto un procedimento penale.

La ristoratrice, difesa dall’avvocato Canio Di Milia, si difende sostenendo di aver presentato la domanda per tempo, con le stesse modalità di sempre, poiché quel plateatico l’ha a disposizione dagli anni ‘90 e che, in attesa di risposta, ha posato i tavolini per lavorare, come accaduto negli anni precedenti.

Questa prassi dell’autorizzazione rilasciata con valore retroattivo è stata confermata dalla comandante che fino al 2020 dirigeva i vigili di Stresa: “eravamo oberati di domande e, non riuscendo ad evaderle subito, abbiamo sempre autorizzato verbalmente tutti i ristoratori: chi lavora non deve pagare le inefficienze del Comune” – ha detto.

L’istruttore della polizia amministrativa che seguì la pratica e che rilasciò l’autorizzazione a giugno, ha affermato di aver spiegato all’attuale comandante che la domanda c’era ma che non era stata ancora evasa, rivelando che questi gli aveva detto di prestare particolare attenzione a eventuali abusi edilizi di quell’attività relativamente alla pedana sul fronte ristorante e di controllare l’autorizzazione sanitaria. Il comandante dal canto suo, ha confermato le circostanze del controllo, rinviando alla polizia amministrativa e alla Stresa servizi la responsabilità degli altri atti.

Il giudice ha rinviato all’autunno la causa per discussione e sentenza.

 


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