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LOCARNO - 27-05-2024 -- Tre anni e tre mesi da scontare dopo un trattamento sanitario è la pena che la Corte delle Assise criminali del Canton Ticino ha inflitto al 30enne pedofilo del Locarnese che, reo confesso, ha adescato on-line una ventina di ragazze di minore età, inviando loro foto delle proprie parti intime e, fingendosi un coetaneo, facendosi mandare foto spinte.

Il processo che s’è chiuso oggi ha visto i giudici condannarlo per il grave danno arrecato alle vittime, colpite senza scrupoli col solo scopo di soddisfare le proprie pulsioni sessuali. La motivazione, letta dalla presidente della Corte, ha solo in parte accolto la richiesta dell’accusa, che aveva chiesto cinque anni. La difesa aveva chiesto mitezza della pena, non superiore ai due anni.

Pena che è stata sospesa in attesa che il 30enne completi un trattamento terapeutico in una struttura protetta per il controllo delle proprie pulsioni. L’uomo è, infatti, recidivo. Era già stato arrestato nel 2019 per fatti simili e, rimesso in libertà dopo due giorni di carcere, era stato destinatario di misure alternative alla detenzione: cure ambulatoriali, il divieto di contattare minorenni via web e il divieto di accesso a immagini pedopornografiche in rete.

Ci era però ricascato l’anno scorso, quando fu messo in carcere per quasi cinque mesi. Il terzo arresto risale allo scorso ottobre. Nel periodo contestato dall’accusa ha commesso 31 reati di atti sessuali con fanciulli e 26 di pornografia.

 


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