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VERBANIA - 24-05-2024 -- Duemila euro di multa, cinquemila di risarcimento provvisionale al comune di Domodossola, oltre a 3.000 euro di spese legali di costituzione. È stato ritenuto diffamatorio dal Tribunale di Verbania il videoservizio giornalistico che il pubblicista ossolano Antonio Ciurleo postò sul suo canale “L’altra informazione” nell’ottobre del 2020. Tema dell’inchiesta giornalistica era un concorso pubblico al Comune per l’assunzione di un bibliotecario che, a suo dire, era stato cucito addosso a una determinata candidata che, poi, lo vinse dopo che il bando venne modificato.

Ciurleo disse che voci di popolo l’avevano raggiunto fornendo questa informazione per la quale, tre mesi dopo, presentò anche un esposto alla Procura della Repubblica. Esposto che arrivò lo stesso giorno della denuncia per diffamazione deliberata dalla giunta Pizzi la settimana precedente. Una circostanza che ha portato il pm Sveva De Liguoro a ritenere che l’esposto fosse “difensivo”, servisse cioè a giustificarsi di fronte a quanto affermato tre mesi prima. Che – ha detto l’accusa – non ha avuto riscontro nelle testimonianze, né ha portato prove, al punto che l’esposto è stato archiviato. Per la Procura e il Tribunale il concorso non fu aggiustato e il lavoro giornalistico, ancorché non del tutto disvelato perché l'autore s’è avvalso del segreto professionale per le proprie fonti, è stato diffamatorio. Il pm ha chiesto sei mesi di reclusione, che il giudice non ha accolto, ritenendo invece di irrogarela sanzione della multa.

Accolta la richiesta di risarcimento del comune di Domodossola, parte civile con l’avvocato Christian Ferretti che, nel domandare una provvisionale -non specificata- s’è visto assegnare 5.000 euro.

Difeso dall’avvocato Carlo Crapanzano, il giornalista ha puntato sul fatto che, come aveva inizialmente previsto, il concorso è stato effettivamente vinto dalla candidata di cui si vociferava. A fronte della condanna, Ciurleo ha commentato di attendere le motivazioni -che saranno depositate entro 80 giorni- per valutare il ricorso in appello.

 

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