BUSTO ARSIZIO - 17-05-2024 -- Ha parlato agli inquirenti, rammaricandosi, prendendosi le proprie responsabilità ma anche dando spiegazioni alle contestazioni più gravi. Claudio Carminati, il 61enne skipper della Gooduria, l’house boat affondato al largo di Lisanza di Leggiuno il 28 maggio dell’anno scorso, provocando quattro morti (la moglie dell’armatore, due agenti dei servizi italiani e un ex agente israeliano del Mossad), è stato sentito dal procuratore capo di Busto Arsizio Carlo Nocerino e dal sostituto Massimo De Filippo nel procedimento per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo per il quale si chiede il suo rinvio a giudizio.
Carminati ha spiegato di aver sottovalutato le condizioni meteo che, precipitate repentinamente quella domenica pomeriggio, portarono un fortunale con venti a oltre 100 all’ora che fecero scuffiare il natante; e ha ammesso di non aver agito repentinamente per aiutare i passeggeri. Ha però respinto le contestazioni sulla mancata assicurazione dell’imbarcazione – ha detto che la polizza era scaduta da un giorno ma che la copertura era valida essendovi i canonici quindici giorni – e sulla non regolare immatricolazione della Gooduria, un houseboat comprato nel 2007 in Svizzera, poi registrato in Polonia per ragioni fiscali e, quindi, trasferito in Slovenia nel 2023, secondo una procedura mai completata ma che egli ha riferito di ignorare non si fosse perfezionata.