VERBANIA - 16-05-2024 -- Ha patteggiato una pena di un anno e mezzo il 22enne napoletano arrestato lo scorso 11 aprile in flagranza a Vogogna, dopo aver messo a segno una truffa del finto carabiniere. I militari “veri” lo stavano pedinando da tempo, da quando la sua presenza era stata segnalata alla stazione internazionale. Da tempo l’Arma monitora gli arrivi in treno di persone della Campania che, senza apparenti motivi per visitare la provincia, s’aggirano nello scalo per poi salire su mezzi pubblici o taxi per visitare vari paesi dell’Ossola. Il sospetto che siano in atto truffe del finto carabiniere, nelle quali i basisti -via telefono- adescano ignare vittime, spesso anziani, mandando un “fattorino” a domicilio a ritirare contanti o gioielli che servirebbero per evitare i guai a un parente rimasto coinvolto in un grave incidente, quel giorno fu avvalorato nel momento in cui, uscito da un’abitazione di Vogogna, il 22enne fu trovato in possesso di contanti e qualche gioiello, riconosciuti dalla donna di 84 anni che glieli aveva appena consegnati.
Processato per direttissima, il campano -che ha ammesso le condotte ma non ha fornito agli inquirenti spunti per individuare i basisti- ha scelto di patteggiare, concordando con la Procura una pena di diciotto mesi.