VERBANIA - 16-05-2024 -- L’allungamento della concessione per la gestione del ciclo idrico integrato al 2036 permette ad Acqua Novara Vco di programmare un forte piano di investimenti da 565 milioni di euro spalmati in dodici anni. Una cifra significativa che sarà coperta per circa un terzo del capitale, da un finanziamento in fase di definizione.
Il piano, ribattezzato Agenda 2036, è stato illustrato l’altro ieri dal presidente Emanuele Terzoli e dall’amministratore delegato Daniele Barbone. Sconta la necessità di combattere il cambiamento climatico e le possibili emergenze idriche, ma ha anche l’ambizione di migliorare il servizio, sia verso i clienti, sia nell’ottica della sostenibilità, ambientale e finanziaria.
Studi cui ha partecipato l’azienda e che sono stati presentati nei mesi scorsi hanno aperto uno scenario estremo per quanto riguarda le riserve d’acqua nei ghiacciai delle nostre montagne, che potrebbero sparire entro il 2042
Una delle parole chiave è smartizzazione, la digitalizzazione del servizio per accertare le perdite e monitorare i consumi in tempo reale. Un finanziamento da 16 milioni a valere sul Pnrr ha già avviato un progetto sulla dispersione idrica in poco più di una decina di comuni.
I due interventi più significativi ammontano a 19,5 milioni di euro e riguardano, appunto, la smartizzazione, e il riordino del sistema idrico dei comuni del Lago d'Orta. Un terzo degli investimenti è previsto da qui al 2029, la restante parte tra il 2030 e il 2036. è già in corso il progetto Le.Le. - less leakege che, finanziato col Pnrr, punta a ridurre le perdite della rete e ad efficientarla.
Gli altri interventi vanno dagli invasi montani per accumulare l'acqua (6,75 milioni) alla dorsale acquedottizia est del fiume Toce (da Vogogna a Mergozzo) per 5,5 milioni, passando per quella di Omegna e del Cusio nord-occidentale (4,2) e nordorientale (3,3), contando anche gli interventi per il prelievo dell'acqua potabile direttamente dal Lago Maggiore (3,5).
Gli investimenti non avranno impatti significativi sulle tariffe che, sottolineano i vertici di Acqua Novara-Vco, sono tra le più basse d’Italia. Nel prossimo triennio è previsto un incremento medio del 5%, meno dell’inflazione. Ci sarà comunque attenzione per le fasce deboli con un bonus idrico per famiglie con Isee basse o numerosi figli a carico.
Ai primi di luglio verrà organizzata una conferenza pubblica con i rappresentati degli stakeholder per illustrare gli ulteriori interventi e le voci di dettaglio già individuate.
“Si tratta di un passaggio fondamentale nella storia dell’azienda e ci pone all’avanguardia rispetto al settore di riferimento garantendo di praticare la sostenibilità attraverso un importante volume di investimenti per garantire l’adattamento ai cambiamenti climatici, il rispetto del nuovo contesto normativo e al tempo stesso la sostenibilità economico-finanziaria” dichiarato Terzoli e Barbone.