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VERBANIA - 05-05-2024 -- Revocare la delibera di aumento dei piani economico-finanziari approvati dall’assemblea del Consorzio rifiuti. È questa la richiesta contenuta nella lettera che, venerdì, il comune di Verbania ha spedito all’ente che gestisce e vigila sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti in provincia. Dopo che il Consiglio comunale ha respinto -nemmeno un voto favorevole, con il Pd, che esprime sia il presidente del Consorzio, sia quello di ConSerVco, che s’è astenuto- ed è scoppiata la bagarre, anche politica, interna al centrosinistra, sulle responsabilità dei conti in rosso della municipalizzata dei rifiuti e sugli asseriti disservizi, il sindaco Silvia Marchionini ha compiuto un passo formale nel tentativo di stoppare i rincari della Tari per cittadini e imprese, che si stima siano dell’8,5% medio. La contestazione riguarda la decisione dell’assemblea del Consorzio, assunta l’altra settimana, che ha approvato tutti i 74 piani tariffari dei comuni della Provincia rivendendone le cifre al rialzo. Secondo Verbania ci sono vizi di forma: non sono stati consultati prima i sindaci e non sono stati forniti i costi analitici del servizio effettuato da ConSerVco, come prevede l’Arera, l’autorità regolatrice, che con una delibera dello scorso ottobre ha dato facoltà ai consorzi di ritoccare i piani finanziari. La richiesta è la revoca di quella delibera.

 

 


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