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alla vanga e zolle

VERANIA-30-04-2024-- C'è tempo fino a domenica 12 maggio per visitare "Attraverso", la personale di Valerio Tedeschi, curata da Lorella Giudici e Ilaria Macchi, organizzata da Asilo Bianco e allestita al Museo del Paesaggio di Verbania. Le sue sculture contemporanee in dialogo con la pinacoteca di Palazzo Viani Dugnani e con le due Allegorie di Paolo Veronese. Sempre fino al 12 maggio è possibile ammirare le Allegorie con una particolare illuminazione, artistica e dinamica.

La personale di Valerio Tedeschi nasce dalla collaborazione tra Asilo Bianco, Galleria Giannoni, Comune di Novara e Museo del Paesaggio di Verbania.

Attraverso è un viaggio duplice: nelle opere di un artista contemporaneo e in tele dell'Ottocento che sono parte della collezione del Museo del Paesaggio, un viaggio che non guarda al senso del tempo ma assume significato attraverso soggetti che si sposano e dialogano in perfetta armonia. Oltre venti le sculture di Valerio Tedeschi in mostra, rappresentano tutta la sua ricerca e popolano le sale dedicate ai pittori vigezzini, quelle con le opere di Guido Boggiani, Luigi Litta, Federico Ashton, Sophie Browne. Sorprendenti le Zolle in marmo di Carrara al cospetto della monumentale Alla Vanga di Arnaldo Ferraguti.

Affascinante l'incontro delle eleganti opere di Tedeschi con i due capolavori cinquecenteschi di Paolo Veronese temporaneamente esposti nel museo di Verbania: Allegoria con la sfera armillare e Allegoria della scultura.

Sono gli ultimi giorni utili anche per la mostra "Due Veronese sul Lago Maggiore. Storia di una collezione", la mostra a Palazzo Viani Dugnani che vede protagonisti i due capolavori di Paolo Veronese ritrovati a Villa San Remigio: Allegoria con la sfera armillare e Allegoria della scultura, eccezionalmente prorogata dopo il grande successo di pubblico ricevuto. 7 mila i visitatori in 10 mesi, a questi si affiancano i partecipanti ai numerosi laboratori per bambini e famiglie organizzati presso il museo.

Le due Allegorie sono accompagnate da uno storytelling sul loro rinvenimento, l'attuale esposizione vanta una particolare illuminazione, dinamica ed emozionale, che nell'arco di 4 minuti guida l'occhio alla scoperta delle due tele, dei particolari nascosti, degli straordinari colori. Una vera e propria esperienza per lo spettatore, che sarà possibile vivere sempre fino a domenica 12 maggio. Si tratta del Monza Method, messo a punto da Francesco Iannone e Serena Tellini di Consuline Architetti Associati nel 2007.

VALERIO TEDESCHI (Verbania 1958) risiede e lavora a Mergozzo sul Lago Maggiore. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Novara, si trasferisce nel 1979 a Londra dove approfondisce diversi aspetti della sua personalità creativa. Vive dal 1982 al 1988 in Sicilia. Dal 1988 frequenta i laboratori di scultura di Carrara, svolta decisiva nelle sue determinazioni poetiche. Ha acquisito da diversi anni una posizione di rilievo nella complessa vicenda della scultura italiana contemporanea, in virtù di una originale ricerca di rara qualità tecnica e stilistica sulla materia marmorea. Ha realizzato diverse opere pubbliche sia in Italia che all'estero. Ha partecipato a numerose mostre e iniziative tra cui: Prix Unesco Pour La Promotion Des Arts, Parigi - personale alla Galleria Fumagalli, Bergamo - Galleria Artifex, Torino - Galleria Care Of, Milano - Elektraren Tatranskej Galerie, Poprad Slovacchia - Galleria Jana Koniarke, Trnava, Slovacchia - Galerie Zàmek, Klenova, Republice Ceské - Mapovani Prostoru, Castello di Klatovy, Republice Ceské - Castello di Rivara, Torino - Lo Spirito del Lago, Isola Bella, Lago Maggiore - Palazzo Righini di San Giorgio, Fossano (Cuneo) - Galleria Claudio Bottello, Torino - Galleria Monopoli, Milano.

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