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fausto zaniboni

VERBANIA - 26-04-2024 -- Sono stati celebrati nella chiesa di San Maurizio, a Ghiffa, i funerali di Fausto Zaniboni. Settantotto anni, pensionato originario di Cremona ma giunto sul Lago Maggiore da piccolo, ha lavorato come operaio del comune di Verbania, concludendo la carriera come autista dello scuolabus. Nel tempo libero ha sempre coltivato la passione per il calcio, declinata in una carriera arbitrale che gli ha dato anche soddisfazioni, portandolo sino alla serie C. Iscritto alla sezione di Verbania dell’Aia nel 1976, è stato direttore di gara sino all’’84. Poi è passato ad altra mansione, diventando assistente, quello che all’epoca era chiamato guardalinee. Arrivato alla Can D, nel 1990/191 è salito in serie C, incrociando giovani e promettenti fischietti di allora assurti poi a palcoscenici più grandi, come Stefano Braschi e Pierluigi Collina. Terminata la carriera sul campo, è stato per un certo periodo osservatore e consigliere sezionale dell’Aia.

La vicinanza con lo sport e l’appartenenza al Comune di Verbania l’hanno portato, per tanti anni, a prendere parte in veste di accompagnatore agli eventi del Comitato per il gemellaggio, particolarmente in occasione dei giochi tra le varie città europee consorelle di Verbania.

Fausto lascia la moglie Marisa e la figlia Raffaella, oltre ai fratelli Rossano e Stefano, anch’egli appassionato di calcio, storico allenatore delle giovanili della Voluntas Suna.

 


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