VERBANIA - 17-04-2024 -- Tre lauri avvelenati e l’indice puntato contro di lui, ultrasettantenne residente in una vallata ossolana al centro, da qualche tempo, di una vera e propria faida familiare. Sono diversi i procedimenti penali in corso al Tribunale di Verbania tra l’uomo e il cognato, fratello della moglie con la quale si sta separando. I rapporti sono molto tesi e i dispetti e le minacce -l’ultima è stata una lingua di vitello recisa e tagliuzzata recapitata in un pacco- frequenti. In un episodio, oggetto di un processo per danneggiamento aggravato, l’anziano è accusato dal cognato di avere avvelenato tre piante di lauro tra le loro abitazioni con un qualche veleno. A confermare questo fatto, chiamata come testimone in aula, c’era la (quasi) ex moglie dell’imputato, sorella della parte offesa, costituita parte civile. Che, interrogata dal pm, ha reso versioni differenti, contrastanti con quelle denunciate. Una deposizione controversa, che non solo può avere influenza sulla sentenza, ma che rischia anche di mettere nei guai la donna, che potrebbe essere accusata di falsa testimonianza, o denunciata persino per calunnia.