VERBANIA - 13-04-2024 -- La (mezza) giunta tira dritto. A pochi giorni dall’arrivo della risposta con cui l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), ha invitato l’Amministrazione di Verbania a rivedere la revoca dell’incarico alla segretaria generale Antonella Mollia, è arrivato il provvedimento che conferma il “licenziamento” (anche se tale, tecnicamente, non è). L’ha deciso ieri mattina, con un provvedimento subito esecutivo e già pubblicato all’albo pretorio nel pomeriggio, l’Amministrazione Marchionini che, sulla stessa linea del primo atto, ha votato per la conferma della revoca.
Come nell’altra occasione non hanno partecipato alla votazione i tre assessori Riccardo Brezza, Raffaele Allevi e Anna Bozzuto, che confermano su questo tema la frattura interna con il primo cittadino, invitata -anche per questa vicenda e per la “visita” delle Iene- dal candidato sindaco Brezza e dalla segreteria cittadina dei dem a fare un passo indietro, non partecipando alle elezioni come semplice consigliere.
Anac aveva rilevato che le contestazioni poste alla base della revoca fossero verosimilmente riconducibili -o, perlomeno, ne aveva ravvisato il fumus- ai contrasti sorti attorno all’ormai famoso concorso per cui Mollia ha denunciato di aver ricevuto pressioni da Marchionini affinché ne aggiustasse la graduatoria, favorendo la seconda classificata. Poiché queste attività rientrerebbero nelle competenze del Rpct (Responsabile prevenzione, corruzione e trasparenza) – ha sostenuto Anac – la revoca andrebbe quantomeno rivista.
A fronte del parere motivato, la giunta ha replicato con altre motivazioni che confermano il provvedimento-bis, approvato e spedito alle autorità preposte, tra cui nuovamente la stessa Authority.
Verbania tira quindi dritta per la sua strada, così come Mollia, che parla di un atto connotato “da gravi illegittimità”, che contiene “falsità e infondatezze di cui risponde anche chi non ne ha evitato l'adozione”. “Sono stata definitivamente revocata dall'incarico, a neanche due mesi dalla scadenza naturale del mio incarico, indissolubilmente legato alla scadenza di quello della sindaca Silvia Marchionini che non può più aspirare alla investitura di primo cittadino. Il dato temporale dimostra, da sè solo, l'accanimento personale della sindaca nei miei confronti, dovuto alla diffusione su scala nazionale delle notizie riguardanti la manipolazione di un concorso pubblico presso il Comune di cui lei è protagonista”.
Nella sua replica, affidata anche ai social network, Mollia rincara la dose. “Non si tratta dell'unico episodio! Ce ne sono ben altre tre, di assunzioni, a me note, pilotate direttamente dalla signora sindaca: per due ci è riuscita magistralmente (salvo poi essere state segnalate alle competenti autorità); quanto alla terza, il suo contributo si è limitato a intervenire nei confronti del padre della candidata cui aveva assicurato che ci avrebbe pensato lei”.