VERBANIA - 10-04-2024 -- Sei mesi e 15 giorni per le lesioni aggravate, non doversi procedere per difetto di querela nel danneggiamento. È stato condannato l’ossolano che, la vigilia di Natale del 2021, aggredì un barista domese. Attorno alle 17,30, mentre s’apprestava ad aprire per la sera precedente un giorno di festa, il titolare del locale -che non aveva ancora acceso l’illuminazione- vide entrare una persona abbastanza agitata. L’uomo, poi finito imputato, voleva avere da lui informazioni su un fatto avvenuto nel bar qualche giorno prima e che aveva avuto come protagonista un cugino. Non ricevendo le risposte attese, dopo qualche parola forte passò alle vie di fatto, spingendo il titolare del locale e, poi, lanciandogli contro uno sgabello del bancone, che lo colpì prima di mandare in frantumi bicchieri e bottiglie.
Furono chiamati i carabinieri, che giunsero sul posto a lite terminata. Raccolsero le testimonianze e, successivamente, avviarono l’indagine dopo la querela del ristoratore, che nel frattempo s’era fatto visitare in ospedale e che presentava ecchimosi alla bocca, al naso e a un braccio.
Il lancio dello sgabello non fu volontario – ha detto il difensore, riconducendo più che all’uso di un oggetto atto a offendere (da qui l’aggravante delle lesioni), ma il giudice ha ritenuto diversamente, condannandolo a 6 mesi e 15 giorni, poco meno dei 7 mesi chiesti dal pm Maria Portalupi.