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VERBANIA - 10-04-2024 -- Spira un’aria “frizzante” sulla campagna elettorale verbanese. Specialmente in casa Pd (e alleati) dove, al motto “Cambia il vento”, il candidato sindaco Riccardo Brezza sta costruendo un’alleanza marcatamente di sinistra nel segno della discontinuità che non piace a tutti. Consigliere per cinque anni e assessore negli ultimi cinque, il 33enne aspirante primo cittadino ha trascorso un decennio accanto a Silvia Marchionini, che ora non vuole più, anche se ufficialmente non lo ha mai detto. Né l’ha fatto il segretario cittadino Giacomo Molinari.

Ma è questo, prima che si entri davvero nel rush finale verso il voto, il nodo da sciogliere per partito e coalizione, che vivono da settimane in un clima surreale, sospeso.

C’è una data nella svolta dei rapporti tra Marchionini e Brezza. Sabato 13 gennaio, mentre era ancora in corso il dibattito “primarie sì, primarie no, primarie con chi...”, a Verbania è salito il segretario regionale del Pd Domenico Rossi, di cui Brezza è coordinatore della segreteria, per una riunione ristretta alla quale hanno partecipato in cinque. Oltre ai due citati, c’erano Molinari, Marchionini e il presidente di Vco Trasporti ed ex vicesindaco della giunta Zanotti, Marino Barassi.

Il tema: le elezioni di Verbania. Ed è in quella sede che Brezza ha espressamente detto che non avrebbe voluto l’attuale sindaco come candidata, puntando proprio sulla discontinuità amministrativa. Lei non s’è scomposta, l’incontro s’è chiuso con un nulla di fatto ma ha lasciato strascichi che si sono riacuiti all’indomani delle primarie, nella quali Brezza ha prevalso su Chiara Fornara, sponsorizzata da Marchionini.

Da allora tutto è rimasto fermo. Il nodo sulla presenza del sindaco uscente -il precedente è quello di Aldo Reschigna nel 2004, capolista del Pd e più votato con 382 preferenze- non si scioglie, anche se l’esito traspare dal contorno. Perché il Movimento 5 stelle, nell’annunciare l’ingresso in coalizione, ha detto d’aver avuto rassicurazioni dal Pd sull’assenza di Marchionini, ritenuta ostativa. E anche la presenza di “Una Verbania a sinistra” di Vladimiro Di Gregorio e Renato Brignone (denunciato per diffamazione dalla giunta intera, Brezza compreso) porta in quella direzione.

Il redde rationem si avvicina. Marchionini e Brezza continuano a sedere insieme in giunta e saranno a Palazzo Flaim tra due settimane per l’ultima seduta del mandato ma, di fatto, sono separati in casa.

 


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