VERBANIA - 07-04-2024 -- Il campo largo del centrosinistra è a Verbania. Mentre in quasi tutta Italia, e specialmente in Piemonte, l’alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle è finita alle ortiche, tra accuse e contraccuse, nel capoluogo del Vco i due partiti serrano i ranghi. Giovedì gli esponenti locali pentastellati hanno tenuto la conferenza stampa con la quale hanno confermato che presenteranno una propria lista alle Comunali verbanesi in appoggio a Riccardo Brezza, attuale assessore alla Cultura, vincitore delle primarie dem contro Chiara Fornara.
L’accordo, basato sulle questioni programmatiche poste dai 5 stelle e già annunciate, si fonda soprattutto sulla figura di Brezza e sulla discontinuità che rappresenterebbe rispetto all’attuale Amministrazione, di cui comunque è parte organica.
Per il M5S la sciagurata era Marchionini è chiusa e dimenticata e, anzi, come ha confermato l’ex capogruppo (e candidato sindaco nel 2014 e nel 2019) Roberto Campana, il candidato sindaco -che è anche vicesegretario regionale del Pd- ha assicurato che in lista non ci saranno ex sindaci.
L’ex sindaco più “ingombrante” è proprio Marchionini, che era e rimane tesserata del Pd (tanto che s’è schierata alle primarie per Fornara), e che nel Pd verbanese è evidentemente isolata. Già in un incontro ristretto e riservato tenutosi un paio di mesi fa anche alla presenza del coordinatore regionale Domenico Rossi, Brezza le aveva comunicato l’intenzione di non candidarla, salvo poi mai dirlo ufficialmente, specialmente durante la campagna delle primarie.
Rivendicare i buoni risultati di governo ma parlare di discontinuità per chi ha seduto e siede nella stessa giunta, delegato da chi (Marchionini) evidentemente ritiene non debba ripresentarsi agli elettori, è l’ambiguità di fondo della candidatura Brezza, che è destinata a risolversi a stretto giro: o perché ufficialmente il partito scaricherà Marchionini come garantisce il M5S, oppure perché sarà lei ad andarsene.