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tribunale 17

VERBANIA - 04-04-2024 -- Assolto. Sono cadute nel vuoto, come ha sottolineato lo stesso pubblico ministero, le accuse di violazioni fiscali che la Procura di Verbania contestava a un imprenditore cinese titolare di un negozio di Verbania. Per l’Agenzia delle entrate alcuni acquisti che aveva contabilizzato nell’anno fiscale 2016 non erano regolari. O, meglio, lo erano le fatture -tutte pagate- ma non i soggetti che le avevano emesse. Secondo le rilevazioni automatiche dello spesometro, approfondite dai funzionari dell’Agenzia, le aziende che avevano fornito la merce non avevano personale, sedi operative e mezzi sufficienti per poter garantire quel servizio.

Sottoposto ad accertamento fiscale e, successivamente, denunciato, l’imprenditore ha presentato ricorso alla Commissione tributaria di Verbania, che l’ha accolto riconoscendo come reali le operazioni commerciali. Sul piano penale è stato imbastito un processo che non ha portato da nessuna parte. L’imputato ha spiegato che la merce gli veniva portata direttamente in magazzino dal fornitore, con un suo mezzo. Dopo avergliela mostrata, si concludeva l’affare seduta stante, consegnandola e poi fatturandola e pagandola. Non è stato provato in alcun modo che, anche qualora le aziende venditrici fossero farlocche, l’imprenditore ne avesse consapevolezza, motivo per cui è stato assolto.

 


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