VERBANIA - 29-03-2024 -- “Convocherò la segreteria provinciale e mi dimetterò”. Fa rumore, e non tanto (e non solo) per la notizia in sé, ma quanto per la modalità con cui avviene, la vera e propria ribellione del segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Davide Titoli, contro il suo partito. A sorpresa stamane alla conferenza stampa con cui Giandomenico Albertella ha confermato di candidarsi a sindaco di Verbania, il protagonista è stato l’ossolano, a fine novembre eletto -prima era commissario- segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni. Sconfessato dalla segreteria regionale del suo partito, è il vero sconfitto dell’accordo romano che, in una logica di coalizione, ha portato Fdi, Lega e Forza Italia a rinsaldare la coalizione di governo nei capoluoghi di provincia al voto a giugno. Una decisione che “non posso accettare” – ha detto lanciando una dura invettiva. Di nomi non ne ha fatti, ma le critiche non hanno risparmiato nessuno. “Albertella è il candidato migliore per Verbania. L’ho sempre detto e sostenuto, lavorando fin dallo scorso giugno a questa candidatura. Lo sanno anche a Roma, dove sono consci che così la partita è persa. È l’unica opzione possibile, una candidatura condivisa riscatto di un centrodestra che qui a Verbania non è stato all'altezza di sé stesso. Nonostante ciò l'egocentrismo ha prevalso. Verbania è stata barattata, svenduta nei palazzi romani. Il centrodestra ha tradito la buona politica, hanno vinto le carte bollate, i giochi di poltrone e le bandierine”.

Nell’annunciare la nascita di una lista civica che già ieri sera ha riunito alcuni militanti ex An, Titoli promette battaglia. “Dimostreremo che si sono sbagliati. Con Giandomenico avremmo avuto una vittoria schiacciante che otterrà lo stesso”.