VERBANIA - 26-3-2023 -- La soprintendenza ha detto sì al progetto di recupero di Villa Poss, destinata a diventare un albergo diffuso da 90 camere per un investimento privato di 30 milioni di euro. Ad annunciarlo, nel corso della conferenza di fine mandato, il sindaco Silvia Marchionini. Rilevata da imprenditori lombardi, la monumentale villa all'imbocco di Verbania versa in stato di abbandono da decenni. Non è il primo progetto presentato per il recupero di edifici e parco, ma è la prima volta che la soprintendenza, chiamata a decidere sul progetto relativo al bene "monumentale" dà la sua approvazione. Un ulteriore decisione dovrà essere presa dal prossimo Consiglio Comunale, cui è richiesta un'ulteriore approvazione.
Sul sito di AG&P greenscape, studio specializzato nell'architettura del verde, si spiega che il team è all'opera insieme all’architetto Gianmaria Barisani, Arassociati e Studio Berlucchi. "Dopo almeno vent’anni di idee di recupero che non hanno ottenuto il via libera della Soprintendenza, il team si sta da mesi confrontando per presentare un progetto rigoroso, che si propone di riportare la villa alla sua fisionomia originale, rispettando l’obiettivo dell’investitore Viscardi Hotels di farne un albergo diffuso.
Una delle residenze più celebri del lago Maggiore, Villa Poss è stata costruita tra il XVII e il XVIII secolo. La residenza era caratterizzata da una torre in stile medievale, ora crollata, grazie alla quale si guadagnò il titolo di 'Villa della Torre' e sembra che nel giardino di oltre sei ettari che la circonda ci fossero scuderie, portineria e serre con specie rare. Il nome attuale deriva dall’ultimo proprietario che ebbe prima dell’abbandono nel Novecento, l’imprenditore trentino Giorgio Poss".
60mila metri quadrati di terreno, un immobile principale di 13mila metri quadrati realizzato nel corso dell'800 in stile "medievale" e ormai ridotto a rudere, una dependance, altre piccole e malconce strutture e un parco monumentale dove un tempo (ora non si sa più) c'erano anche essenze di pregio e rarità botaniche. Il tutto per un fronte di 750 metri che corre lungo la SS 34, affacciandosi direttamente a lago da un lato e correndo lungo l'interna via Selasca dall'altro. Sembra l'ultima possibilità data alla villa prima della scomparsa. L'edificio principale sembra effettivamente destinato a scomparire sotto gli infestanti, l'azione devastatrice di due incendi risalenti agli anni passati, il tornado devastatore del 2012 e l'azione h24 degli agenti atmosferici.