VERBANIA - 22-03-2024 -- L’accusa è pesante, anche perché la vittima è una persona con una disabilità intellettiva, un ritardo certificato. Hanno 23 e 24 anni i due giovani per i quali la Procura di Verbania chiede il rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata. Uno deve anche rispondere di tentata estorsione. È da quest’ultimo episodio, avvenuto nella primavera del 2022, che sono stati effettuati gli approfondimenti che hanno portato a scoprire le molestie. Uno dei due imputati aveva contattato la vittima, chiedendole 100 euro e minacciandola di morte se non glieli avesse consegnati: oltre ad epiteti triviali, gli aveva detto che l’avrebbe squartato con un coltello. Il fatto, denunciato e che ha coinvolto anche due ragazzi che, per l’età, sono stati deferiti alla Procura dei minori del Piemonte. La connessione tra i due reati ha permesso di procedere, a ritroso, per la più grave fattispecie della violenza sessuale, che risale all’agosto del 2020.
Allora i due imputati, che avevano 19 e 20 anni, trovatisi in un luogo isolato -un cimitero- in compagnia del giovane disabile, che aveva 21 anni, con la minaccia lo costrinsero ad abbassarsi i pantaloni e masturbarsi davanti a loro, che lo irridevano e lo insultavano.
Il fascicolo è finito davanti al gup, che ha ammesso la costituzione di parte civile della vittima, rinviando a giugno per affrontare la richiesta di rinvio a giudizio, oppure per celebrare il processo con il rito abbreviato, qualora le difese lo chiedessero.