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tribunale 16

VERBANIA - 19-03-2024 -- Sei mesi al presidente dell’Aci, assolto il fratello. Si chiude in primo grado con una condanna il procedimento penale nato dall’inchiesta sulle elezioni dell’Aci del Vco che nel 2021 portarono alla nomina di Giuseppe Zagami. Quarantacinque anni, origine siciliana ma residenza in Lombardia, si presentò per la presidenza dell’Aci forte della sua esperienza come organizzatore di corse motoristiche, del rally delle Valli Ossolane e non solo. Il suo avversario era Ettore Superina, contro il quale prevalse per 77 voti contro 59. Un esposto sulla regolarità delle elezioni portò all’apertura di un fascicolo che la sezione di pg dei carabinieri ha chiuso rilevando irregolarità nelle firme dei sottoscrittori la candidatura.

Sentiti coloro che avevano sostenuto Zagami, riscontrarono che su 110 firme presentate, 24 erano apocrife, sconfessate dai diretti interessati o apposte da altri al posto loro. Per il procuratore capo di Verbania Olimpia Bossi, la responsabilità era da ascrivere al presidente Giuseppe Zagami -beneficiario delle sottoscrizioni- e al fratello minore Claudio, colui che materialmente le aveva raccolte, entrambi mandati a giudizio per falso per induzione in concorso.

Oggi davanti al gup Mauro D’Urso, in un processo con rito abbreviato, il presidente dell’Aci è stato condannato a sei mesi, la pena minima, più bassa dell’anno e mezzo chiesto dal pm Periani. Assolto per non aver commesso il fatto il fratello minore.

“Ricorreremo certamente in appello, fiduciosi del suo buon esito. La stessa sentenza di oggi che assolve Claudio Zagami (che aveva fisicamente presentato le liste) pone più di una ragione di ottimismo nella direzione che alla fine emergerà la mia totale innocenza” – afferma il presidente dell’Aci del Vco.

 


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