VERBANIA - 18-03-2024 -- I primi messaggi sono arrivati a gennaio del 2023, quando la loro relazione s’è conclusa e lei se n’è andata di casa. Già in quel frangente il matrimonio tra i due trentenni residenti nell’alto lago aveva avuto un epilogo burrascoso: lui l’aveva inseguita fuori dall’abitazione coniugale, costringendola a chiedere un passaggio in auto a uno sconosciuto sino a Intra. Dall’indomani lei aveva iniziato a ricevere messaggi di minaccia sul telefono e via Instagram, indirettamente indirizzati anche verso il datore di lavoro, titolare di un’attività commerciale turistica. Ma, le cose, sono precipitate nei mesi successivi, particolarmente in aprile, quando l’atteggiamento di lui s’è fatto più aggressivo con pedinamenti e appostamenti e con un inseguimento all’auto in cui i due si trovavano a bordo. L’ultimo episodio è stato davanti alla caserma dei carabinieri, dove la moglie era andata a sporgere denuncia, incrociando il marito che aveva fatto di tutto per entrare in stazione e parlarle insieme.
Stalking è il reato per il quale il trentenne è a processo al Tribunale di Verbania. Gli atti persecutori sono stati ricostruiti oggi in aula nell’udienza in cui hanno testimoniato i carabinieri che eseguirono le indagini e gli accertamenti sui tabulati telefonici, sui messaggi Instagram e sui movimenti dell’auto dell’imputato.