1

p citt

VERBANIA - 12-03-2024 -- Il tono è deciso, ma la voce fa trasparire la tensione del momento. Alla conferenza stampa in cui annuncia la revoca dell’incarico alla segretaria generale Antonella Mollia, circondata dagli assessori Patrich Rabaini e Giorgio Comoli, dai capigruppo Roberto Gentina (Pd), Fausto Cavallini (Alleanza civica), Cinzia Vallone (Centro riformista) e dalla vicepresidente del Consiglio comunale Giovanna Agosti, Silvia Marchionini legge una lunga nota. Vista la delicatezza dell’argomento, con potenziali implicazioni legali evidenti, preferisce non andare a braccio e, in videoconferenza con gli avvocati Luca Armano e Monica Colombo, spiega non solo i motivi tecnici di quell’atto che, tuttavia, ha anche implicazioni politiche. Perché dopo gli articoli sul Fatto quotidiano e il servizio alle Iene, l’accusa di perseguire interessi personali o, comunque, non pubblici, la tocca da vicino e sfiora la campagna elettorale.

“Tutelerò in ogni modo la mia reputazione verso accuse non veritiere emerse con un agguato di spettacolo e premeditato che tutto fa pensare fuorché alla professionalità” – dichiara Marchionini, che attacca direttamente le Iene di Italia 1. “Sono stata fermata all'improvviso in mezzo alla strada quando ero di fretta, pioveva, per rispondere non a domande giornalistiche, lecite, ma ad un'imboscata organizzata ad arte con un’evidente intento scandalistico”. “Non è una trasmissione giornalistica – aggiunge Rabaini – e mi domando: perché si vuole spettacolarizzare la notizia? Che cosa c’è dietro?”.

Il sindaco di Verbania addebita, direttamente e non, all’ormai ex segretaria comunale, accusata di aver violato i doveri di ufficio e di aver rotto il rapporto fiduciario anche per aver registrato conversazioni con lei poi date alle Iene, l’eco mediatica di questa vicenda. “Ricordo che da mesi, con una sincronia curiosa, ci sono state interpellanze e interrogazioni di un gruppo di opposizione di destra a conoscenza di vicende di dettaglio riservate e che era partito un attacco politico da parte di altri soggetti sempre ben informati”.

Sui fatti oggetto di indagini (il famoso concorso per un dirigente che avrebbe cercato di “aggiustare” a favore di una candidata interna), Marchionini non intende entrare nei dettagli “per il rispetto che ho per la Procura e la Magistratura e per non sottostare al metodo calunnnioso e ricattatorio che si vuol far passare, seppure sottotraccia”.

“Se ci fosse stato qualcosa di penalmente rilevante il sindaco non sarebbe più al suo posto…” – ha aggiunto l’avvocato in videoconferenza, lasciando intendere che la Procura sarebbe puntualmente intervenuta anche con misure cautelari.

Sul servizio andato in onda su Italia 1, secche sono le risposte ai commissari -verso i quali si valutano azioni legali- che hanno confermato in video le pressioni sul concorso: “è lecito rilasciare dichiarazioni in televisione su un'indagine in corso?”, seguite da contestazioni ad alcune affermazioni riferite in tv dagli altri intervistati.

Poi una stoccata alle minoranze che cavalcano politicamente la vicenda: “so che la campagna elettorale si nutrirà di cattiveria, quando non si hanno argomenti si spera e ci si prodiga per creare fumo e strumentalità. Di certo non accetterò lezioni di moralità da nessuno dei soggetti di destra che usano il garantismo seguito dal ma… anche perché dovrebbero innanzitutto raccontare pubblicamente la loro storia di onestà. Ribadisco che continuerò fino all'ultimo giorno a lavorare per i cittadini perché altrimenti vorrebbe dire assecondare metodi ricattatori e diffamanti e mancherei di gratitudine alla cittadinanza tutta che mi sta mostrando tanta solidarietà”.

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.