VERBANIA - 11-03-2024 -- Si professano garantisti, ma le bordate politiche le sparano ad alzo zero. Come era facilmente comprensibile, la vicenda amministrativo-giudiziario-mediatica che coinvolge i vertici del comune di Verbania chiamando in causa la giunta ma, in primis, il sindaco Silvia Marchionini e la sua vice Marinella Franzetti, trova terreno fertile nell’area del centrodestra. O, meglio, in quella che fa riferimento a Lega, Fratelli d’Italia e al civico Giandomenico Albertella, protagonisti oggi della conferenza stampa in cui hanno ripercorso l’affaire concorsi.
La vicenda in città è nota. Dall’aprile dell’anno scorso la Procura di Verbania sta indagando sull’esito di un concorso per la nomina di un dirigente a tempo indeterminato che, secondo l’ipotesi investigativa, il primo cittadino avrebbe cercato di aggiustare spingendo i commissari a cambiare la graduatoria che sfavoriva la candidata interna, per poi modificare la pianta organica e riassumerla. Mentre già si indagava, la segretaria generale Antonella Mollia, da luglio in malattia, ha avuto uno scontro con Marchionini, anche e non solo per questo concorso, finendo poi col denunciarla per le pressioni ricevute e per il conseguente -a suo dire- mobbing subito.
Sul piano giudiziario la vicenda è in mano al procuratore Olimpia Bossi, cui spettano le conclusioni, in un senso o nell’altro. Sul piano politico, soprattutto dopo che la trasmissione Le Iene ha intervistato i protagonisti -compresi i commissari del concorso, che hanno confermato le pressioni- della vicenda diffondendo gli audio della conversazione tra Marchionini e Mollia in cui si parla di modificare la graduatoria, la vicenda è esplosa.
“Siamo garantisti, anzitutto per cultura – premettono i due partiti e Albertella –. Non ci interessa particolarmente la questione giudiziaria, rispettiamo profondamente il lavoro della magistratura, vedremo a che conclusioni porterà”. Sul piano politico è duro l’affondo: possibile che tre professionisti non verbanesi si mettano d’accordo per organizzare un complotto contro il sindaco? Possiamo pensare che negli audio il sindaco non volesse dire quel che tutti abbiamo capito? Possibile che tutte queste attività dei media nazionali abbiano l’obiettivo di gettare fango su sindaco e Amministrazione?
I destinatari della critica non sono solo sindaco e vice, ma anche il Pd che sta discutendo in queste ore della campagna per le primarie tra l’assessore in carica Riccardo Brezza e la direttrice del Consorzio dei Servizi sociali Chiara Fornara, tacciati di mantenere un “silenzio assordante”. “È doppiamente inaccettabile che si faccia finta di niente da parte di chi, come Brezza, ha condiviso responsabilità di giunta e di governo col sindaco Marchionini, o da parte di chi, come Fornara, ha incassato il sostegno pubblico del sindaco stesso” – aggiungono –. Chiediamo con forza che i due candidati alle primarie si esprimano sul quadro inquietante raccontato da svariati media. E poniamo alcune domande: Ne erano a conoscenza, e quindi hanno chiuso un occhio? Non lo erano, e quindi non avevano chiaro con chi stavano governando, o da chi sono sostenuti? E in ogni caso cosa ne pensano, di questa brutta storia che costituisce l’unico lascito del governo di sinistra ai verbanesi? Ogni minuto che passa senza una presa di posizione di Brezza e Fornara su questi resoconti gravissimi pone una questione morale, oltre che politica, pone il tema di quale idea abbiamo delle istituzioni. Se i candidati alle primarie non prendono posizione, è ovvio che condividono i metodi e lo stile di una stagione a cui del resto sono entrambi personalmente legati”.