1

rindi paolo
VERBANIA – 22.02.2016 –Paolo Rindi non s’è mai connesso

a Facebook da quando è scomparso. La notizia, comunicata stamane dal sostituto procuratore Gianluca Periani ai genitori Dario e Fiammetta, ha smontata la pista di un allontanamento volontario che aveva preso piede quando proprio i familiari del ventenne studente varesino sparito da fine gennaio sui monti della Val Grande avevano segnalato accessi anomali al profilo Facebook del giovane. La Procura verbanese e i carabinieri hanno ricevuto dall’azienda americana le prime risposte sulle connessioni. Risposte che riconducono all’indirizzo ip di casa Rindi e al tablet di proprietà del padre sul quale, probabilmente, sono stati salvati username e password mediando ai quali, accedendo al sistema, si attiva anche la connessione visibile sui profili degli amici con un pallino verde accanto al nome nella sezione chat.

Restano da verificare gli avvistamenti e le segnalazioni ricevute che parlano di una sua presenza a Rozzano domenica 14 febbraio, ma è chiaro che le possibilità che il giovane sia sano e salvo altrove si riducono. Ne sono consapevoli gli stessi genitori che, all’uscita da Palazzo di giustizia, hanno rilanciato l’appello alla prefettura affinché vengano di nuovo attivate le ricerche in valle. 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.