VERBANIA - 05-03-2024 -- Era convalescente da un intervento chirurgico e, avendo avuto un problema a casa, preoccupata decise di farsi visitare al Dea. La mattina del 29 luglio 2022 la paziente -una donna di 45 anni- entrò al “Castelli”, raccontò all'infermiera del triage il suo problema e, ricevuto in assegnazione un codice arancione, fu fatta accomodare su un lettino, in attesa d'essere vista da un medico. Fu in quel frangente che, manifestando l'esigenza di andare in bagno, fu accompagnata da un Oss “occasionale” (un interinale assunto tramite agenzia) di 27 anni, oggi a processo al Tribunale di Verbania per violenza sessuale.
Ai carabinieri di Stresa, dopo l'accaduto -di cui non parlò in ospedale, nemmeno col medico- denunciò d'essere stata palpeggiata nelle parti intime, avviando l'indagine che, una settimana dopo, portò all'arresto dell'operatore socio-sanitario, siciliano trasferito a Verbania da un paio d'anni. L'accusa è costruita sulla circostanza per cui, contravvenendo ai protocolli e senza che vi fosse necessità, il sanitario, anziché attendere nell'antibagno che la paziente -autonoma e, dolori a parte, in salute e in grado di provvedere a se stessa- avesse finito, entrò in bagno con lei e l'aiutò a pulirsi toccandole l'organo genitale.
Tra i testimoni ascoltati stamane nell'udienza celebrata con rito ordinario di fronte al collegio presideuto da Gianni Macchioni con Beatrice Alesci e Ines Carabetta giudici a latere, sono sfilati gli operatori medici del Dea del “Castelli”, chiamati non tanto a ricostruire la vicenda, che non ha testimoni oculari e della cui consistenza appresero solamente dopo, dagli organi di stampa, quanto a chiarire procedure e pratiche da seguire. Tutti hanno confermato che non è prassi comune toccare, men che meno senza guanti o senza la cosiddetta manopola (un guanto senza dita imbevuto di detergente che, con l'acqua, si usa per l'igiene personale), il corpo dei pazienti, a meno che non siano autosufficienti. Né vi sono ragioni mediche, come la stimolazione della minzione, che giustifichino un contatto.
