BELLINZONA - 05-03-2024 -- Un sì netto, senza dubbi, che va oltre le incognite economiche. Domenica nella Confederazione elvetica s'è votato per il referendum federale che, con un risultato storico, ha introdotto una grande innovazione nel sistema del welfare. Con la maggioranza dei cantoni (16 su 26) e dei votanti (il 58,4%) è stata approvata la proposta "Vivere meglio la pensione" che, proposta dai sindacati dei pensionati e dalla sinistra, ha introdotto la tredicesima mensilità nell'Avs. L'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, l'equivalente rossocrociato della nostra Inps, eroga attualmente a oltre 2,5 milioni di persone ritirate dal lavoro un assegno mensile che vale per tutti i dodici mesi dell'anno e che, quando la riforma andrà a regime, aggiungerà un mese in più.
Maggioranza e governo erano contrari a questa misura, richiesta dalla popolazione sulla considerazione che l'elevato costo della vita, l'inflazione e un'economia che tira meno che in passato stanno erodendo il potere d'acquisto della popolazione. Un fenomeno, questo, reale, che ha indotto per esempio nelle scorse settimane il Canton Ticino a chiedere a Berna di non dimezzare la soglia (da 300 a 150 franchi) oltre la quale lo shopping oltrefrontiera -spesso di generi alimentari o beni non voluttuari- va dichiarato in dogana.
A proposito di Cantoni, le più alte adesioni sono arrivate negli stati “latini” della Confederazione: Giura (82% di sì), Neuchâtel (78%), Ginevra (75%) e Vaud (74%). In Ticino i favorevoli sono stati il 71%.
Ci vorrà ancora tempo prima che il denaro venga effettivamente erogato. E, soprattutto, andranno reperite le risorse perché, a parità di assegno, la spesa complessiva lieviterà nell'immediato di un dodicesimo l'anno.