VERBANIA - 05-03-2024 -- Contrasti lavorativi, gelosie tra connazionali immigrati in Italia in cerca di fortuna. Vanno ricercate nella medesima provenienza, l'Albania, le ragioni dfel dissidio tra due uomini residenti nel Basso Verbano, attivi entrambi nel settore dell'edilizia. Uno, 34 anni, è imputato di stalking nei confronti dell'altro, 41enne, accusato – nell'arco temporale di sei mesi tra l'ottobre del 2020 e il marzo del 2021 – di pedinamenti, insulti e minacce. Episodi che, messi in fila, secondo la Procura di Verbania sono veri e propri atti persecutori ma che, secondo la tesi difensiva, se anche fossero tutti confermati, non configurerebbero l'ansia e il cambiamento delle proprie abitudini di vita che caratterizzano, sul piano penale, questo tipo di reato.
L'imputato ha iniziato a lavorare come imbianchino per poi allargare il proprio settore. La parte civile ha un'azienda da parecchi anni che, secondo il pm che ha chiesto la condanna a 8 mesi, è invidiata dal connazionale. Il quale, dal canto suo, ritiene di essere stato danneggiato dalle cose negative dette sul suo conto a clienti e ad altre persone del mondo dell'edilizia. Che vi sia un dissidio tra le parti, anche se indiretto perché i rapporti non sono stretti, è un dato acclarato. Che questi fatti possano configurarsi come un reato penale è una questione al vaglio del giudice Ines Carabetta la quale, nel non accogliere la richiesta della difesa di acquisire file video (girati in un periodo successivo alle contestazioni) di una conversazione tra i due che per la difesa proverebbe la mancanza di timore o sudditanza, ha rinviato per valutare meglio le prove.