VERBANIA - 03-03-2024 -- Quello del 2023/2024 è l’inverno più caldo della storia del Piemonte, perlomeno da quando -da settant’anni a questa parte- viene monitorata la temperatura. Lo rivela il report dell’Arpa sulle temperature rilevate nel trimestre invernale dicembre, gennaio e febbraio. I dati, messi a confronto con le serie storiche, attestano una media regionale di 4,5° C, di 3° superiore a quella del trentennio 1991-2020, mezzo grado oltre ai primati fatti segnare nel 2007 e nel 2020 e che, sino a oggi, hanno rappresentato l’anomalia termica più significativa.
Analizzando località per località si scopre che il fenomeno è stato più accentuato in montagna, dove le punte sono state di +3,5°, che nelle zone pianeggianti.
A ciò ha contribuito il rilevante numero delle giornate di foehn, superiori ai valori medi del periodo 2000 - 2020 (36 giorni rispetto ai 24 medi). La situazione più eclatante la si è avuta a ridosso di Natale (22 e 23 dicembre) e in due giorni di gennaio (24 e 27), periodi in cui le temperature sono arrivate fino a 20-25°C sulle aree di pianura e media-bassa valle.
In totale, dal 1° dicembre fino al 29 febbraio, 2 giornate su 3 hanno fatto registrare temperature medie al di sopra della norma 1991-2020, con almeno 4 periodi in cui si sono raggiunti mediamente i record storici: fine dicembre, fine gennaio e prima decade di febbraio.
Febbraio, tra i tre mesi invernali, è stato quello più eclatante, con +3.9°C oltre la norma. Con i suoi 6°C medi, il febbraio 2024 sarebbe stato un mese di marzo sopra la media (+0.5°C), il 18° marzo più caldo degli ultimi 70 anni circa.