VERBANIA - 03-03-2024 -- Abbondanti ma costanti, le piogge di questi giorni – che in montagna sono neve – non hanno gonfiato il livello del Lago Maggiore. Da tre giorni piove quasi ininterrottamente ma non si registrano acquazzoni improvvisi o fenomeni estremi capaci di creare problemi ed emergenze. Ciò, unito al fatto che la neve in montagna si accumula (con effetti benefici a lungo termine, anche per le falde acquifere), mantiene sotto controllo fiumi e torrenti e agevola l’opera del Consorzio del Ticino, che sta regolando il Verbano in modo da mantenerlo al di sopra della media stagionale. Anzi, al limite dei valori storici massimi, nella proiezione che un’estate calda richieda parecchia acqua all’agricoltura della Bassa e non colga impreparate le istituzioni.
Stamane il Lago Maggiore, all’idrometro di Sesto Calende, segnava 133,7 centimetri, 0,7 centimetri in meno del giorno prima. A fronte di afflussi significativi -730 milioni di litri di acqua al secondo-, molto più alti di quelli dei giorni addietro, la diga della Miorina è stata parzialmente aperta, in modo da scaricare 748 milioni di metri cubi, fornendo così un saldo lievemente negativo.
La situazione è sotto controllo, assai migliore a quella di un anno fa quando, nel medesimo periodo, il Verbano era più basso di un metro e dieci centimetri.
Il Consorzio è autorizzato, da fine 2021, a mantenere sperimentalmente il lago alto sino a 1,5 metri al di sopra dello zero idrometrico, una soglia innalzata da quella precedente (1,25 metri) che ha fatto discutere e litigare gli enti locali, tanto che la Provincia e alcuni centri rivieraschi (Verbania, Cannobio, Baveno, Cannero Riviera, Ghiffa e Oggebbio) hanno ricorso al Tribunale superiore delle acque, perdendo ma impugnando il provvedimento sino in Cassazione, dove si attende un pronunciamento.