VERBANIA - 03-03-2024 -- È stata aggiornata al 15 giugno l’udienza preliminare del procedimento penale per omicidio volontario di cui è accusato il 25enne verbanese Thomas Albertini. Il giudice Rosa Maria Fornelli ha accolto la richiesta della difesa e ha disposto che sia un esperto a esprimersi sulla capacità di intendere del giovane, che lo scorso 15 giugno, ha ucciso a coltellate nella sua abitazione di Ghiffa Matteo Fiorini, trentatrenne che conosceva e frequentava per questioni di droga.
Secondo la Procura e il pm Sveva De Liguoro quell’atto, del quale l’imputato non disconosce la paternità, fu un’azione deliberata. Lo proverebbero le coltellate inferte alla schiena, le macchie di sangue e i rilievi della polizia scientifica che in poche ore aveva individuato Albertini come il responsabile. Questi, invece, sostiene la tesi della legittima difesa. Le aggravanti contestate non permetterebbero alla difesa, sostenuta dall’avvocato Patrizia Testore, di chiedere il rito abbreviato, che riduce dall’ergastolo a trent’anni la pena massima. Nasce anche da qui, oltre che dal condizionamento che l’imputato avrebbe avuto per via della dipendenza da stupefacenti, la richiesta di una perizia psichiatrica, della quale è stato incaricato il professor Gabriele Rocca, docente di Psichiatria forense all'Università di Genova. Il gup gli ha concesso tre mesi per redigere il documento che, depositato entro il 5 giugno, sarà oggetto di confronto il 15 giugno.