VERBANIA - 28-2-2024 -- La pioggia di questi giorni ha incrementato i livelli del lago Maggiore, portandoli ben al di sopra della media del periodo e sfiorare il massimo "storico". All'idrometro di Sesto Calende, stamattina (28 febbraio ore 8), si registravano 134.3 centimetri, solo 3.7 centimetri al disotto del massimo registrato in questo giorno (era il 2004), a 63.6 centimetri il valore medio del periodo. E così alla Miorina hanno aperto le "cateratte" per cui al contrario dei giorni passati, l'afflusso al lago, con 392,5 metri cubi al secondo è inferiore alla portata in uscita, salita a 423.5 metri cubi per favorire l'abbassamento dei livelli.
In questi anni tendenzialmente siccitosi il dato può sembrare positivo, ed è positivo, tuttavia va letto in maniera più ampia e in prospettiva. Con il lago alto, le esigenze dei paesi rivieraschi e quelli della pianura entrano in conflitto. E' la diatriba di sempre e la posta in gioco è alta, per tutti. Mentre gli agricoltori confidano nel Maggiore come riserva per le stagioni irrigue, i comuni rivieraschi (ma anche gli enti naturalistici) chiedono che si favorisca il normale deflusso. E l'aver portato la regolazione dei livelli estivi del lago a 135 centimetri è un compromesso che non soddisfa nessuno. In particolare, i comuni lacustri che hanno mosso ricorso contro il provvedimento dell’Autorità di bacino del Po che ha rinnovato per cinque anni la fase di sperimentazione avviata nel 2015 sui livelli. Un lago alto significa meno spiagge in zone che molto vivono di turismo, la difficoltà a manutenere le infrastrutture a lago, il pericolo di esondazioni improvvise, favorite dalle piogge "tropicali" che caratterizzano queste stagioni di cambiamenti climatici.
Poi c'è la ragione degli agricoltori. Con un comunicato, Est Sesia, che è il più grande consorzio di irrigazione e bonifica d’Italia, esprimeva nei giorni scorsi "un cauto ottimismo rispetto alla stagione irrigua 2024". Ottimismo derivante in gran parte proprio dal livello "alto" del lago Maggiore. Il Consorzio riporta un +110 mm di piogge rispetto al 2023, +30mm su tutta la stagione invernale, e grazie a queste precipitazioni +25% di accumuli idrici rispetto alle media degli ultimi decenni. Ma a preoccupare è lo stato delle nevi. "E la legislazione sul deflusso minimo vitale, che si trasformerà in deflusso ecologico".
Le previsioni sulla prossima stagione irrigua sono state presentate nel corso di un incontro organizzato dal Settore agricoltura del Comune di Trecate, al quale hanno partecipato il presidente di Est Sesia Camillo Colli, il direttore generale Mario Fossati e il capo settore risorse idriche Franco Bullano che ha precisato come "il livello del lago Maggiore consente di pensare che in primavera la situazione sarà migliore degli anni appena trascorsi. I livelli del lago consentono di stimare 214,2 milioni di m³ di riserva utile rispetto al 2023, + 256,2 milioni di m³ di riserva utile rispetto al 2022. (256.200.000.000 litri)". E se nel passato agli anni siccitosi si suppliva con l'acqua che veniva a valle dallo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi, oggi "la situazione delle nevi, che storicamente costituivano la riserva per affrontare il periodo estivo, è quella che più preoccupa. Infatti, a eccezione della Valle d’Aosta, che alimenta il bacino della Dora Baltea, in Piemonte la neve scarseggia. Sarà quindi essenziale gestire al meglio le acque del lago Maggiore", riferiscono dall'Est Sesia.
Insomma, tutto lascia presagire che la battaglia sui livelli del lago occuperà le cronache anche questa primavera estate. Il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, interpellata al riguardo mostra note di pessimismo: "Senza una regolazione corrispondente alla nuova realtà, ci si affida agli eventi e alla ragione di chi ha più interessi tutelati".
A.D