VERBANIA - 27-02-2024 -- Sono dieci le richieste di costituzione di parte civile che il gup Rosa Maria Fornelli vaglierà il 12 marzo, nella terza udienza preliminare del processo per il disastro del Mottarone. Stamane, nella sala conferenze della Casa della Resistenza, la seconda udienza ha visto -come anticipato ieri- l’uscita di scena dal processo per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni, dell’unico sopravvissuto, il bambino di nove anni i cui tutori legali, con il beneplacito delle autorità, hanno transato una risarcimento definitivo superiore ai tre milioni.
Ammonterebbero a una cifra compresa tra 25 e 30 milioni le somme complessive che imputati e assicurazione hanno versato come risarcimento. Soprattutto Leitner, la società altoatesina accusata, al pari di Ferrovie del Mottarone, insieme a sei figure apicali di entrambe. Conoscere l’entità esatta è una richiesta di Marcello Perillo, il legale del caposervizio Gabriele Tadini -colui che ha ammesso di aver bloccato, con l’ormai famoso forchettone, il freno d’emergenza- che si oppone alla costituzione delle parti civili e che ha sollevato la questione sulla proprietà dell’impianto, che la Regione non ha mai trasferito al Comune, evidentemente con l’obiettivo di coinvolgerla nel procedimento.