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p d giustizia 22

VERBANIA - 24-02-2024 -- Oltre tre anni, due istruttorie, una dozzina di udienze e tre giudici. Si sono allungati a dismisura -e non se ne conosce la durata- i tempi del procedimento penale che vede accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie un anziano ossolano. A inizio 2019 la moglie, una donna molto più giovane di lui che aveva sposato quando era ancora minorenne, se ne andò di casa, avviando, non solo le pratiche per la separazione, ma denunciandolo per una serie di violenze fisiche e psicologiche che avrebbe subito.

La denuncia ha fatto il suo corso e la Procura l’ha mandato a giudizio. Con il suo avvocato ha scelto di affrontare il processo con il rito ordinario, cioè ascoltando i testimoni in un’udienza pubblica. Il fascicolo è stato assegnato al giudice Donatella Banci Buonamici che, nel 2021, ha iniziato l’istruttoria, sentendo la parte offesa e numerosi testimoni di accusa e parte civile. Poiché i testimoni citati dalle parti erano numerosi, il processo s’è protratto per più udienze, fino a quando il Csm ha trasferito la dottoressa Banci Buonamici -a Verbania anche presidente della sezione penale- alla Corte d’Appello di Milano.

Il processo è, così, passato di mano, assegnato al giudice Marianna Panattoni, al suo primo incarico come magistrato, nominata a Verbania dopo il tirocinio effettuato a Milano. Nel mutamento del giudice, come prevedeva in allora il codice di procedura penale, era facoltà dell’imputato chiedere di rinnovare l’istruttoria, di risentire cioè i testimoni sulle medesime circostanze affinché il nuovo giudice possa meglio comprendere, al di là dei verbali redatti in stenotipia, anche il tenore del racconto.

Col nuovo giudice l’istruttoria è stata rifatta quasi per intero senonché è accaduto un altro imprevisto, il congedo per maternità del magistrato, che non ha fatto in tempo a concludere prima di lasciare. Ecco così che s’è resa necessaria una nuova assegnazione e il fascicolo è finito nelle mani della dottoressa Ines Carabetta che, per la terza volta (la quarta se si considera che, per questo reato, s’è passati dal vaglio del gup nell’udienza preliminare, risalente al 2020), l’ha preso in mano, fissando come data per l’apertura il 1° luglio, a cinque anni e mezzo di distanza dai fatti.

Quel giorno si discuterà anche se rinnovare ancora (sarebbe la seconda volta) l’istruttoria perché anche il processo-bis è partito prima della riforma. Le nuove norme introdotte dall’ex guardasigilli Marta Cartabia prevedono, proprio per evitare questi problemi, che ogni testimonianza venga video e audio-registrata, cosicché il giudice possa vedere e sentire quanto detto al banco dei testimoni.

 

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