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VERBANIA - 22-02-2024 -- L’hanno identificata dall’auto, quella Cinquecento di colore rosso che, nelle immagini della videosorveglianza comunale, viene ripresa prima e dopo la truffa. Al Tribunale di Verbania è a processo con l’accusa di truffa aggravata una ventinovenne originaria dell’est Europa, soggetto noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi in tutto il Piemonte, ritenuta il “corriere” del più classico dei raggiri: quello del falso nipote. A una donna residente ad Alzo di Pella, nell’aprile del 2021, giunse la telefonata di un uomo che le annunciava un problema serio per un parente stretto. Un nipote era stato coinvolto in un incidente d’auto e, per aiutarlo, era necessario sborsare immediatamente una certa somma di denaro. Allarmata, l’anziana accettò di consegnare quanto avesse in casa e, poco dopo, ricevette la visita dell’incaricata al ritiro. A lei consegnò 7.000 euro in contanti -tutto il denaro che aveva a disposizione- e gioielli per un valore di circa 13.000 euro. Solo dopo che la donna se ne fu andata e, cercando riscontri alla storia, si rese conto di essere stata frodata. Sporse denuncia e i carabinieri hanno avviato l’indagine che ha portato a giudizio la ventinovenne, non nuova a fatti del genere, già arrestata in precedenza ad Asti insieme a un presunto complice, individuato come il telefonista.

 


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