CANNOBIO - 20-02-2024 -- La denuncia, raccolta dalla locale stazione dei carabinieri, era arrivata dal sindaco. Ma non nella sua veste di primo cittadino, bensì in quella di amministratore di sostegno d’un anziano concittadino non più autosufficiente. L’uomo, senza parenti prossimi che se ne possano occupare, è ospite di una struttura protetta della provincia. Le sue finanze sono amministrate dal sindaco, che ne dà conto al Tribunale che l’ha nominato. Ed è nel verificare e rendicontare che, l’estate scorsa, s’accorse di ammanchi, somme di denaro prelevate al bancomat da persona ignota o, quantomeno, non da lui. Colei che ha prelevato, in più occasioni e sino a mettersi in tasca circa 3.000 euro, secondo i carabinieri è l’operatrice della cooperativa che gestisce la struttura. La donna è stata denunciata alla Procura per l’utilizzo indebito della carta di credito ma, soprattutto, per furto aggravato ai danni dell’anziano con l’aggravante specifica di aver cagionato un danno a una persona di minorata difesa e di aver abusato della sua relazione lavorativa con la vittima, cui era affidata.
I militari hanno ricostruito tute le operazioni di prelievo effettuate al bancomat che, per una circostanza che non è parsa una coincidenza, sono avvenute nei giorni in cui l’anziano veniva condotto al di fuori della struttura e accompagnato per visite mediche o incombenze sanitarie. I sospetti si sono concentrati su chi lo accudiva in quei giorni e, sulla base delle prove raccolte, la donna è stata denunciata.