VERBANIA - 16-02-2024 -- Verbania città sempre più cardioprotetta. Risale al 2008, con un finanziamento dalla Compagnia di Sanpaolo, il progetto che ha portato i primi defibrillatori in provincia. Allora queste apparecchiature salvavita erano un’esclusiva di ospedali e ambulanze e la legge che ne impone l’uso negli impianti sportivi era lontana da venire. Col tempo la provincia e, in particolare, Verbania, hanno lavorato sulla cardioprotezione. Oggi sono, oltre a quelli privati, una cinquantina i defibrillatori pubblici sparsi per la città. Censiti da un’app di sviluppatori locali, Daedove, nel prossimo triennio saranno ampliati e manutenuti. Perché, anche alla luce delle ultime normative sul settore, è sempre più necessario mantenerli in efficienza. Nasce da queste considerazioni e da una collaborazione che va avanti da tempo la convenzione firmata ieri dal sindaco Silvia Marchionini e dal dottor Enzo Bianchi, presidente degli Amici del cuore.
L’associazione verbanese riceverà un contributo di 10.000 euro per curare i defibrillatori, sostituire piastre e batterie, verificarne l’efficienza e organizzare campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione per operatori.
L’accordo ha durata triennale e punta anche ad ampliare la rete dei dispositivi salvavita, con l’acquisto di ulteriori Dae, per superare quella soglia di 2 defibrillatori per chilometro quadrato prevista dalla legge e che, a Verbania, è già applicata contando la concentrazione nei luoghi maggiormente frequentati.