VERBANIA - 11-02-2024 -- Assolta la giornalista e assolto il direttore. Si chiude con una vittoria, la terza al Tribunale di Verbania, il processo per diffamazione aggravata che vedeva come imputata l’ossolana Francesca Totolo, blogger per Il primato nazionale, il giornale di CasaPound. La “dama sovranista”, come è stata ribattezzata per i suoi servizi che, incentrati spesso sul tema dell’immigrazione, molto hanno fatto discutere. Tra coloro che l’hanno querelata c’era anche l’avvocato siciliano Rosa Emanuela Lo Faro, chiamata in causa in un post su twitter del 2018. Erano i giorni dei dissidi tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini (nel governo Conte I, quello gialloverde Lega-Cinque Stelle) e le navi delle Ong che recuperavano i migranti. In un pezzo per il Primato nazionale, a proposito della Lo Faro -avvocato e militante del M5S-, scrisse che fu la tutrice di Anis Amri, giovane tunisino autore della strage di Natale di Berlino (12 morti e 56 feriti investiti da un Tir ai mercatini di Natale). Sostenendo che non fosse vero, la siciliana presentò denuncia. La Procura di Verbania l’ha rinviata a giudizio per diffamazione aggravata e, insieme a lei, come corresponsabile ai sensi della legge sulla stampa, anche il direttore del giornale. A fronte di una richiesta di condanna per entrambi a un’ammenda, il giudice Ines Carabetta, accogliendo le tesi della difesa, l’ha assolta, bissando la sentenza che poche settimane fa ha chiuso nello stesso modo per una vicenda simile, con parte offesa la giornalista italo-siriana Asmae Dachan.

Il Tribunale di Verbania l’ha già assolta dall’accusa di esercizio abusivo della professione giornalistica, mentre sono in corso altri due procedimenti per analoghi episodi.