VERBANIA - 09-02-2024 -- L’astensione degli avvocati proclamata questa settimana dalle Camere penali ha fatto slittare gli ultimi due processi per i morti e i malati d’amianto. Il Montefibre cinque e sei, accorpati in un unico fascicolo, hanno ormai un solo, ultimo imputato. È l’anziano ex manager dello stabilimento di viale Azari che, tra tutti i colleghi che in questi vent’anni la Procura ha chiamato in causa per le malattie professionali correlate all’esposizione all’amianto, è l’unico a essere in vita. Deve rispondere, in questo processo, di tre capi di imputazione per omicidio e lesioni colpose di operai che, sino agli anni Ottanta, hanno lavorato nel polo chimico ex Rhodia di cui l’imputato è stato dirigente. Accertato lo sciopero degli avvocati, il giudice ha aggiornato l’udienza al 27 novembre. L’accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Nicola Mezzina, che ha imbastito i quattro procedenti processi, portati tutti avanti, anche negli ulteriori gradi di giudizio nonostante diverse assoluzioni in primo grado.