VERBANIA - 08-02-2024 -- Sei mesi e 1.000 euro di risarcimento provvisionale. Dopo il marito, che ha impugnato la sentenza e attende il processo d’appello, pagherà anche l’amante. È finito con una condanna il triangolo amoroso tra cittadini cinesi “esploso” durante il periodo della pandemia. Nei giorni del lockdown marito e moglie, per esigenze lavorative, non dormivano sotto lo stesso tetto. Lei era ospite da conoscenti e con lui convivevano i due figli adolescenti. Uno, la sera, si sentì male. Aveva dolori di stomaco e chiamò il fratello. Insieme andarono a bussare alla porta della camera da letto del padre, senza che questi rispondesse. Telefonarono quindi alla mamma, che accorse nell’appartamento e, dopo aver badato al figlio che non stava bene, cercò di parlare con il marito. Quando questi aprì finalmente la porta rivelò che era in compagnia -e in atteggiamenti che dimostravano intimità- di un’altra donna. Volarono parole grosse e marito e amante, due contro uno, si scagliarono contro la moglie, aggredendola fisicamente e colpendola.
Per le lesioni cagionate alla parte offesa, entrambi sono stati rinviati a giudizio. Il marito ha già subito il processo di primo grado. L’amante, che inizialmente aveva optato per la messa alla prova, non ha svolto i lavori socialmente utili assegnati e, per questo, è stata mandata a giudizio. E condannata alla pena chiesta dal pm. Alla vittima dell’aggressione, costituita parte civile, andranno 1.000 euro di provvisionale con la possibilità di chiedere un ulteriore risarcimento in sede civile.