VERBANIA - 02-02-2024 -- Una doppia fuga, in auto e a piedi, conclusa con l’arresto. Da poche settimane Omar Piccoli, cusiano di 28 anni, ha lasciato anticipatamente il carcere per scontare a casa, con l’affidamento in prova, il residuo della pena di 6 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale (colpì con un pugno al volto lo zio che, cadendo, batté la testa e morì mesi dopo) alla quale è stato condannato in via definitiva nel 2020. Ora il giovane lavora a Milano e deve rigare dritto per evitare la revoca del beneficio. Ieri, tuttavia, è stato arrestato. Una pattuglia della polizia ha intimato l’alt all’auto, una Renault Clio di proprietà di un conoscente, che stava guidando pur avendo la patente scaduta. Anziché fermarsi s’è lanciato in una spericolata fuga per le vie del centro di Omegna -anche in contromano, costringendo gli altri veicoli a scansarsi- riuscendo a dileguarsi. La polizia, che l’aveva identificato, l’ha atteso davanti alla casa di Nonio, in prossimità della quale, rincasato a piedi, se l’è data a gambe verso una zona boscosa dove è stato poi individuato e arrestato con l’accusa di resistenza.
Stamane il 28enne è comparso davanti al giudice Beatrice Alesci, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo come misura restrittiva gli arresti domiciliari. Corre il rischio che questa vicenda possa compromettere l’affidamento in prova che, se revocato, lo porterà di nuovo in carcere per scontare il residuo.